23/01/14

mangiate pasta

Pasta, pasta e ancora pasta. Non per niente ci chiamano mangiaspaghetti, non conoscendo affatto l'infinita varietà di pasta prodotta in Italia. Oggi su Dissapore c'è un bel post su 20 ravioli da mangiare assolutamente in giro per il mondo.
Un sabato qualunque in pastificio:
cliente: Salve, ho degli amici a pranzo, sono indecisa tra questi ravioli e un risotto, cosa mi consiglia?
L.: RISOTTO!
cliente: grazie, solo qua non mi si obbliga a comprare!

Certo, non è bello passare da bottegai. La sincerità coi clienti va bene, ma così forse è troppo! A mia discolpa, il risotto mi piace moltissimo. Quindi, per tutte le volte che non l'ho detto, cerco di rimediare. Mangiate pasta.


Non voglio vedere musi lunghi, la pasta dona forza e salute. La pasta è bella da vedere e buona da mangiare, soprattutto quella fresca. Per i formati, per i ripieni, per i colori della sfoglia. Allora vi faccio un riepilogo delle paste che facciamo, eh?

Formati di pasta fresca, ripiena e gnocchi
Di pasta facciamo e abbiamo fatto tutta quella che siamo riuscite a inventare. Non c'è limite in realtà alla pasta che si può fare in casa, certo quelle della tradizione è sempre un piacere farle:
casoncelli bergamaschi: ripieno di carne, pere, amaretti, Nostrano della Val Trompia
culurgiones d'Ogliastra: patate, pecorino sardo, cipolle e menta

Tortellini bolognesi: lonza di maiale, mortadella, prosciutto crudo, Parmigiano Reggiano

Tortelli zucca: Zucca, pan grattato, Parmigiano Reggiano, mostarda
Ma oltre queste si apre un mondo, fatto di farine diverse (farro, kamut, grano saraceno) e di ripieni, tutte le verdure e i formaggi del mondo! Per esempio abbiamo fatto queste:
Tortelli saudade

cestini di caprino: caprino, ricotta di pecora, crescenza di capra, basilico fresco
regoli di pesce: sgombro, insalata, carote e sedano

E ancora i boccioli, i gyoza, i ravioloni tacchino e paprika, le margherite alla ricotta e barbabietola, i ravioli saraceni, i ravioccheri, gli alianti mela renetta e pollo, i ravioli soldi-soldi.
Quando parliamo di pasta, spesso ci dimentichiamo degli gnocchi, certo non variano nella forma, ma il contenuto varia eccome. Quali gnocchi facciamo? Gnocchi di castagne, gnocchi all'ortica, gnocchi di patate, gnocchi di patate e farro, gnocchi di zucca e farro, gnudi di cavolo nero, gnocchi di patate rosse e pistacchi,  gnocchi di ricotta ed erbe aromatiche, culurgionis spoggiausu (culurgiones nudi).
Vogliamo parlare della "semplice" sfoglia? La pasta fresca:
spaghetti di semola di grano duro

garganelli di semola di grano duro

strichetti di semola di grano duro con barbabietola

malloreddus

tagliatelle all'uovo

tagliolini al curry

Ci sono delle regole per preparare un buon piatto di pasta? Se l'ingrediente principale del piatto è la pasta, cerchiamone una fatta come si deve. Se la pasta in questione è il culurgiones, le regole sono queste:

Mettiamo a bollire l’acqua in una pentola di medie dimensioni. Aspettiamo che bolla, nel mentre possiamo fare altro (leggere, per esempio, o stendere, o intrattenerci col grammofono).
Ora che bolle, la saliamo, e iniziamo ad immergervi – con tutta calma – i nostri culurgiones. Non se ne mettono più di dieci per volta; forse si può arrivare a dodici. Comunque, mai più di quindici.
Con una schiumarola, giriamoli lentamente, per evitare che si attacchino al fondo.
Cosa importantissima: non abbandonare mai la propria postazione. I culurgiones potrebbero accorgersi della vostra assenza e disintegrarsi.
In un battibaleno, infatti, essi verranno a galla e, dopo soli cinque-sei minuti, saranno pronti da scolare.
Si consiglia di raccoglierli con la schiumarola, per poi adagiarli nel piatto.
Secondo la ricetta originale, i culurgiones si condiscono con salsa di pomodoro e una spolverata di pecorino, ma sono buoni anche con il burro e la salvia, o con una crema ai funghi.

Ora tocca a voi, quanti tipi di pasta conoscete?

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