10/01/14

tutti prima o poi fanno i grissini





Cari amici vicini e lontani, buon anno!


Quali sono i vostri desideri, per questo 2014?

Noi non vi stupiremo di certo se vi diciamo che, ai primi posti della nostra wish-list, ci mettiamo: "essere-meno-precarie".

Come sempre, da laboriose apine operaie, per trasformare in realtà questo auspicio, cominciamo dalle cose più piccole e semplici, smettendola di affidare le nostre ricette (e, di conseguenza, la nostra vita professionale) a fogli e foglietti su cui abbiamo appuntato di corsa, negli ultimi frenetici anni, le ricette dei nostri manicaretti.

Da oggi, saremo ordinatissime: solo quaderni e pc.

Per suggellare questo patto, iniziamo a trascrivere la ricetta dei grissini stirati torinesi, felici di condividerla con voi e con le amiche e gli amici di CucinaMancina.

L'esecuzione è semplice. L'unica cosa che si richiede è un minimo di pazienza per imparare a tirare i grissini. Per questo, agevoliamo simpatico micro-video didattico, realizzato in un momento di relax casalingo (si prega di notare anche la fantasia très chic del grembiule, tagliato e cucito da una delle qui presenti sfogline... perchè, ormai, non ci basta impastare, cucinare, fare dolci, spostarci con agilità da un Paese all'altro e - ma questo ve lo spiegheremo meglio in un post a parte - coltivare verdure: qua qualcuna si diletta pure col taglio e cucito).

A voi la ricetta, ordunque!

Se poi volete farvi anche voi un video mentre preparate i grissini, noi lo vediamo volentieri. :)


A presto da PNS!


la nostra adorata pasta madre, che viaggia sempre con noi




Grissini stirati torinesi



cosa serve:

250 g di pasta madre matura (idratata al 40/50 %)

350 g di farina 0

50 g di olio EVO

1 cucchiaino di malto d'orzo

1 cucchiaino di sale

150 g di acqua


come si fa:

Su una spianatoia disponiamo la farina a fontana.
Sciogliamo la pasta madre nell'acqua leggermente tiepida, aggiungiamo il malto, l'olio EVO versiamo il tutto nel cratere di farina e impastiamo per 8/10 minuti. Possiamo anche battere l’impasto sulla spianatoia, per renderlo elastico.

Quando ci sembra bello liscio, e le nostre braccia sono doloranti e livide, formiamo due filoni piatti e rettangolari (verranno di circa 30 x 5 cm).

Stendiamo i filoni su una spianatoia spolverata con semola di grano duro, spennelliamoli con poco olio EVO e spolverizziamoli con altra semola.

Copriamo a campana e lasciamo lievitare per due ore circa.

Trascorse le due ore, tagliamo, dal lato corto, dei bastoncini da un centimetro circa (noi, solitamente, li facciamo un po' più piccoli).

Afferriamo delicatamente i bastoncini tra indice e pollice con entrambe le mani e tiriamo piano piano, partendo dal centro e andando verso l'esterno, in modo da allungarli.

Inforniamo per circa 15 minuti a 200°C (forno statico).




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